Agente causale
Monosporascus cannonballus
Diffusione geografica
Mondiale
Sintomatologia
I sintomi iniziali comprendono la crescita stentata o insufficiente delle piante. Se l’intero campo è colpito in maniera uniforme, questo fenomeno può però passare inosservato. Le foglie più vecchie del colletto iniziano a diventare clorotiche, avvizziscono e cadono entro alcune settimane dal raccolto. Da 5 a 10 giorni dopo i primi sintomi fogliari, la maggior parte della chioma può essere distrutta. Si formano lesioni di colore marrone rossastro sulle radici. L’infezione radicale porta alla perdita delle radici deputate all’assorbimento degli elementi nutritivi. Alla fine, il sistema radicale può diventare necrotico, fino alla morte della pianta. Estesi periteci neri sono spesso visibili sulle radici morte. I frutti delle piante malate sono più piccoli o fessurati, possono staccarsi dal peduncolo prima della maturazione e hanno un ridotto contenuto di zucchero. I frutti possono anche scottarsi a causa della mancanza di fogliame. Le lesioni del fusto sono generalmente assenti e i sintomi epigei possono essere confusi con quelli di altri declini del viticcio.
Condizioni favorevoli allo sviluppo della malattia
Si ritiene che l’infezione da Monosporascus cannonballus avvenga all’inizio della stagione; tuttavia, la colonizzazione dei tessuti è favorita dall’aumento della temperatura del terreno. Questo facilita la formazione di periteci nelle radici. Le ascospore sono le strutture del fungo che vivono più a lungo. La malattia si diffonde tramite lo spostamento di terreno o di materiale vegetale infetto.
Controllo
La gestione di Monosporascus cannonballus si è rivelata difficile a causa della sua tolleranza al caldo e delle strutture quiescenti a pareti spesse. Evitare di piantare meloni e angurie in campi notoriamente infestati. Evitare anche un’eccessiva irrigazione, che potrebbe solo ritardare il collassamento delle piante. Può essere utile lasciare seccare le radici infestate lontano dal campo e procedere alla fumigazione subito dopo il raccolto. L’impiego di portainnesti si è rivelato efficace per l’anguria, mentre il melone richiede ulteriori approfondimenti. Anche l’applicazione di prodotti specifici tramite le linee di irrigazione a goccia si è rivelata efficace.