Guida alle malattie

Mal dello sclerozio

Agente causale

Sclerotium rolfsii (forma telomorfa: Athelia rolfsii)

Distribuzione

Globale

Sintomatologia

Il fungo infetta i semenzai alla germogliazione, al di sotto o al livello del terreno causandone il deperimento. In condizioni ambientali favorevoli, lo Sclerotium rolfsii può infettare ogni parte della pianta. Nelle piante adulte, inizialmente si evidenziano lesioni di colore marrone scuro sul fusto, in corrispondenza o subito al di sotto della linea del terreno. I primi sintomi sulle foglie sono un progressivo ingiallimento seguito da appassimento. Successivamente, il fungo produce un intreccio di micelio biancastro a forma di ventaglio intorno al fusto marcito. All’interno della massa di micelio si formano piccoli sclerozi di colore marrone. Man mano che la malattia progredisce, le piante infette appassiscono e muoiono.

Miceli e sclerozi alla base di una pianta di peperone infetta. Miceli e sclerozi alla base di una pianta di peperone infetta.

Condizioni favorevoli allo sviluppo della malattia

Lo Sclerotium rolfsii ha un’ampia gamma di piante ospiti. Il fungo sverna sotto forma di micelio o sclerozio all’interno o all’esterno dei residui di piante infette. Gli sclerozi possono sopravvivere nel terreno per molti anni. La pioggia o l’irrigazione successiva ad un periodo di aridità generalmente stimolano la germinazione degli sclerozi e danno inizio all’infezione. Livelli di umidità e temperature elevati generalmente favoriscono la rapida crescita del fungo e l’avanzamento della malattia. Un pH del terreno tra 3 e 5 è ottimale per la crescita del fungo. Un pH pari o superiore a 7 inibisce la germinazione degli sclerozi. Gli sclerozi si diffondono per brevi e lunghe distanze attraverso semenzai o residui vegetali infetti, terreno, acqua superficiale, attrezzi per la coltivazione e semi di scarsa qualità.

Controllo

Eseguire rotazioni con colture prative e arature profonde per interrare gli sclerozi e ridurre il livello di inoculo nel terreno. Utilizzare la tecnica dei letti rialzati per agevolare il drenaggio del terreno. In appezzamenti piccoli, alla prima comparsa dei sintomi bruciare le piante infette per ridurre la diffusione della malattia. I fungicidi del terreno e le tecniche di controllo biologico con Trichoderma spp. e Gliocladium virens favoriscono la protezione dal fungo.

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