Africa, Repubblica Dominicana, Area Mediterranea, Asia Sudorientale e Medio Oriente.

Le piante che vengono colpite ai primi stadi della crescita sono ridotte di dimensioni e sviluppano ramificazioni laterali erette, mentre le foglie sono piccole e, arricciandosi, assumono una forma a coppa. Molte delle piante colpite non producono frutti. Anche sulle piante più grandi, sebbene di entità inferiore, si possono presentare sintomi di ingiallimento e forma a coppa delle foglie, aborto della fioritura e mancata produzione dei frutti. I frutti allegati prima dell’infezione generalmente maturano normalmente.

Il virus viene acquisito dalle larve di Bemisia tabaci sviluppate sulle Solanaceae spontanee e sul pomodoro infetto e dagli insetti adulti che lo trasmettono in modalità persistente all’interno delle piantagioni di pomodoro. La diffusione secondaria del virus in campo è un evento comune. La trasmissione meccanica non avviene e quindi la malattia non può essere diffusa dai coltivatori. L’elevata incidenza della malattia in genere corrisponde con l’incremento della popolazione di B. tabaci.

L’uso di varietà tolleranti riduce notevolmente le perdite dovute a questa malattia, così come la rimozione delle solanacee infestanti in prossimità della coltivazione di pomodoro. L’applicazione regolare di oli minerali può aiutare a rallentare la diffusione della malattia, riducendo l’acquisizione e la trasmissione del virus da parte della mosca bianca. La copertura dei letti di trapianto con pacciame giallo che attrae la mosca bianca e l’applicazione regolare di insetticidi si sono dimostrati metodi di controllo efficaci in alcune aree.