Mentre sono in corso le ultime raccolte, è ormai tempo di bilanci per la campagna del melone 2023 che, dopo un inizio faticoso, presenta a conti fatti numeri positivi.
Smentite le previsioni del 2022 in cui si prevedeva un 2023 senza scostamenti.
“Gli scostamenti ci sono stati e in calo, circa un 10%, ma nel complesso possiamo parlare di una buona campagna” ecco il punto di vista di Fabrizio Petrillo, Sales District Manager Centro e Key Account Melone e Anguria per Seminis – Vegetables by Bayer.
“A questo punto è presto per fare previsioni per il prossimo anno - continua Petrillo - Non vedo grossi cambiamenti all’orizzonte, e questo non può essere che un segnale positivo per le aziende: l'obiettivo sarà mantenere le superfici stabili e ottimizzare le risorse che si hanno a disposizione, manodopera compresa".
“In condizioni normali la maggior parte delle aziende e degli operatori dopo due anni positivi avrebbe pensato di aumentare le superfici coltivate - conclude Petrillo - ma il problema della manodopera limita le possibilità di espandersi, per poi rischiare di lasciare i prodotti sui campi”.
Vediamo nel dettaglio la campagna.
Un inizio in salita per la campagna melone 2023
La coltivazione del melone ha registrato, come anticipato, un calo della superficie rispetto al 2022, soprattutto per le porzioni di pieno campo. Scelte dovute a un insieme di fattori: in primis l’incertezza economica, l’aumento dei costi e il problema del reperimento manodopera non sempre agevole.
Le superfici in serra invece non hanno registrato nessun cambiamento significativo.
L'avvio della campagna in Sicilia ha visto grossi problemi dal punto di vista commerciale: prezzi molto bassi e parte della produzione non raccolta. Inizialmente il problema principale sembrava essere la scarsa allegagione dei frutti sulle piante, ma alla fine il maltempo ha disincentivato anche i consumi.
Giugno e l’estate: aumentano i prezzi e la qualità dei meloni
Giugno con un miglioramento climatico e una minore produzione ha visto aumentare prezzi e quantità di venduto. Il tutto grazie anche a una produzione con quantità inferiori alla media, a causa del maltempo che non ha favorito le allegagioni in campo.
Anche il contesto europeo, il maltempo in Spagna e una riduzione delle superfici, ha fatto sì che aumentasse la domanda e ha permesso di vendere tutto il prodotto disponibile.
Luglio e agosto: rallentamenti e ripartenze per i meloni
Dalla seconda metà di luglio si è registrato un rallentamento nella commercializzazione del prodotto, ma con la seconda metà di agosto il mercato ha registrato una ripresa senza grosse problematiche. C’è ancora una parte di produzione in corso, quest’anno tanti trapianti sono stati fatti in luglio e, grazie al protrarsi della bella stagione, abbiamo una situazione ancora fluida sul mercato.
Dati confermati anche dai meloni gialletti di Seminis. Un’annata soddisfacente e ancora adesso richieste e quotazioni di prodotto sono decisamente alte.
Numeri di cui il mercato aveva bisogno per dare respiro a una produzione non ricca ma importante per l’economia di tante aziende agricole.
Passiamo il focus sui meloni Seminis e vediamo nel dettaglio quali sono le varietà dalle maggiori prestazioni nel 2023.
I meloni retati: Impero di Seminis si conferma un blockbuster del settore
La varietà Impero è la più diffusa, anche in questa campagna ha soddisfatto le aspettative in tutte le aree di produzione, grazie a qualità, produttività e sanità della pianta.
Nonostante il calo delle superfici, a livello italiano ha mantenuto, se non incrementato, la propria quota di mercato. Il prossimo anno ci aspettiamo un'ulteriore crescita.
Dati importanti e positivi sono quelli portati dalla nuova introduzione Desiderio, tanto che, grazie alle sue performance sui trapianti tardivi, è ancora in raccolta.
Melone semiretato: Adagio top
La varietà Adagio si conferma la più diffusa tra i meloni Seminis della tipologia dei semiretati, nel ciclo medio precoce di serra e tunnellino.
Grazie ai suoi frutti tondeggianti e attraenti e la polpa dolce e soda, la varietà Adagio nei cicli medio precoci continua ad essere apprezzata sia dagli operatori del settore per la sua facile commercializzazione, che dal consumatore finale per il gusto gradevole.
Melone giallo Seminis: conferma per il Giorillo!
Forma tondo-ovale, polpa bianca e piccola cavità placentare, eccellente sapore. Il Giorillo è il classico melone da conservare per l‘inverno grazie all‘eccezionale tenuta post-raccolta.
In crescita ancora il Minirillo, dopo essere stato protagonista nella campagna 2022, vediamo una prospettiva importante di crescita nel 2024, grazie alle sue caratteristiche dominanti di resistenza, buona capacità di allegagione e la sanità della pianta.
A questo punto siamo già curiosi di sapere cosa ha in serbo il 2024 per i meloni Seminis.