Archiviati ormai l’estate e un autunno con temperature quasi estive, per la campagna del melone è tempo di bilanci.
Il 2022 ha registrato un calo di circa il 20 % nelle superfici coltivate, soprattutto di pieno campo al Sud e Centro Italia, e un aumento generale dei costi di produzione. Tuttavia, nonostante l’andamento altalenante, la raccolta del melone di quest’anno ha dato buoni risultati.
Partita bene a maggio con le produzioni in serra, sia siciliane che del Centro e Sud Italia, la campagna melone ha registrato un successivo calo a giugno, periodo in cui le coltivazioni in tunnellino del nord si sono sovrapposte a quelle in serra, per poi riprendersi da luglio in avanti, con raccolti di qualità e una buona tenuta dei prezzi in tutta Italia fino alla fine di settembre.
È stata una campagna positiva anche per l’export: la diminuzione delle superfici investite e le alluvioni primaverili in Spagna, hanno fatto sì che fin da inizio campagna alcuni retailer europei si orientassero anche verso le produzioni italiane.
Infine, per quanto riguarda caldo e siccità, che hanno rappresentato un grave problema per la gran parte delle produzioni in tutta Europa, per il melone invece hanno sortito l’effetto di aumentare la domanda, nonché di sfavorire la presenza di malattie fungine.
Ma ora parliamo di melone Seminis e vediamo nel dettaglio quali sono le varietà che si sono maggiormente distinte quest’anno.
Melone retato Seminis: sempre una certezza!
Ecco le varietà che sono andate meglio quest’anno, tra i meloni retati Seminis.
- Impero: “Bello e buono per davvero!”
Un vero fuoriclasse tra le varietà di melone Seminis per il mercato fresco, Impero viene coltivato in tutta in Italia per la sua grande adattabilità e, in particolare nelle regioni del Sud Italia, ha trovato un utilizzo ancora più ampio del previsto.
Impero ha soddisfatto pienamente le aspettative, grazie alla sua pianta sana e forte, che ha resistito a temperature roventi e malattie, il frutto attraente, con rete elegante e suture verdi persistenti, aroma intenso ed eccellente grado Brix.
- SV9790MC: l’inconfondibile melone a polpa rossa di Seminis!
Il nostro retato a lunga conservazione ha dimostrato tutte le sue qualità, in particolare una pianta rustica e vigorosa e un frutto esteticamente bello, caratterizzato da una retatura ben marcata all’esterno e da una polpa consistente e di colore rosso intenso all’interno.
- Tra i meloni retati con fetta, anche le varietà Seminis SV5448ML e SV7881ML hanno dato buoni risultati con rese elevate, sia in termini di qualità che di quantità.
Melone semiretato: Adagio e SV6556MC
Tra i meloni Seminis della tipologia dei semiretati, due sono le varietà che hanno dato i risultati migliori.
- Adagio: il melone semiretato dolce e invitante, la cui coltivazione, dalle tipiche aree di produzione del litorale laziale, si sta estendendo a tutta Italia.
Questa varietà Seminis offre ottime performance nei trapianti precoci, sia in serra che in tunnellino e in pieno campo.
Grazie ai suoi frutti tondeggianti e attraenti e la polpa dolce e soda, la varietà Adagio è stata apprezzata, sia dagli operatori del settore per la sua facile commercializzazione, che dal consumatore finale per il gusto gradevole.
- SV6556MC: da anni ormai una conferma per produzioni estive in pieno campo.
Anche nell’ultima campagna, questa varietà di melone Seminis ha mantenuto quelli che da sempre sono i suoi punti di forza: ottima capacità di allegagione ed elevata resistenza agli afidi.
Il frutto è attraente ed elegante, con una polpa consistente e aromatica.
Melone giallo Seminis: ottimo Minirillo!
Da soli due anni sul mercato, Minirillo è la varietà di gialletto Seminis che si è maggiormente distinta durante la campagna melone 2022.
Grazie alla pezzatura contenuta di 2-2,5 kg, Minirillo si dimostra un ottimo prodotto per gli agricoltori che vogliono affrontare le sfide di una distribuzione moderna, in quanto risponde alle esigenze del consumatore di oggi, accompagnandosi a una polpa aromatica e dolce.
Dal punto di vista agronomico, questa varietà si distingue in campo per la pianta molto sana e resistente agli afidi e all’oidio e per l’eccezionale tenuta in post raccolta.
Campagna melone 2023: cosa aspettarsi?
Nonostante manchino ancora mesi ai prossimi trapianti per la campagna del melone 2023, la stagione appena conclusa porta con sé alcune riflessioni in merito.
“Per il 2023, non ci aspettiamo scostamenti per quanto riguarda le superfici, in confronto al 2022” dice Fabrizio Petrillo, Sales District Manager Centro e Key Account Melone e Anguria per Seminis – Vegetables by Bayer.
“Il continuo incremento dei costi di produzione, i problemi di reperimento della manodopera e la grande incertezza del momento non alimentano l’euforia necessaria per aumentare le superfici e gli investimenti.”
“Tuttavia,” aggiunge Petrillo “è in momenti come questo che le aziende più organizzate, abituate a pianificare, programmare per tempo e analizzare i dati e gli andamenti di mercato, possono e devono fare la differenza. È importante non lasciarsi condizionare dal sentito dire o da previsioni che non siano basate su studi dettagliati e solide analisi.”