In Sicilia è stato identificato un nuovo virus del pomodoro, il Tomato Brown Rugose Fruit virus (qui trovi le nostre guide alle malattie).
Virus pericoloso già identificato in Germania, Messico, Israele e Giordania.
Le colture ospiti principali sono il pomodoro e il peperone. Altre piante ospiti sono le infestanti Chenopodiastrum murales e Solanum nigrum e diverse specie del genere Nicotiana. Melanzana e patata non sono suscettibili all’infezione.
I danni sul pomodoro sono gravi e rendono i frutti non commerciabili. I sintomi variano in funzione della varietà e il gene Tm2 di resistenza ai tobamovirus è innefficace.
I sintomi d’infezione sono visibili su foglie, clorosi, mosaico, macchie necrotiche, etc, e su frutti, macchie gialle, brune, deformità, maturazione irregolare, etc.

La trasmissione del virus può essere per seme, contatto (attrezzi infetti, mani, indumenti, contatto diretto tra le piante) e materiali di propagazione (innesti e talee). Il virus può rimanere infettivo per mesi nel terreno e nei residui di coltivazione. La trasmissione dell’infezione da seme a pianta è bassa ma successivamente l’infezione può diffondersi rapidamente per contatto all’interno della serra.
I metodi di identificazione del virus sono ELISA e RT-PCR.
Una volta che il virus è arrivato in un’area le misure di controllo sono limitate e si basano sulla eliminazione delle piante infette e sulla applicazione di rigidi protocolli di igiene e pulizia.